Yes, I am a long way from home

Ed eccomi di nuovo qui. Con il mio zaino in spalla, che torno dopo un viaggio per i mari e per i monti della vita durato 2 anni.
Chissà cosa mi spinge nella prima settimana di Luglio, tra il sudore, la cappa di calore, a scrivere da qualche parte, su fogli, post-it, cellulari, pagine di libri, quelli che sono i miei pensieri più strani per paura di vederli fuggire e scoppiare come bolle di sapone. Sarà stata la mia solita curiosità a portarmi a vedere se ancora questo blog fosse funzionante per poterci sfogare sopra tutto ciò che mi passa per la mente nel breve intermezzo tra una battitura e un'altra, tra una pagina di boriose teorie civilistiche e l'altra, tra una canzone vecchia e una nuova.

Foglio bianco. Friend of the night.
Un'immensa voglia di esprimermi, espandermi, comunicare.
Ma forse ho solo bisogno di comunicare con me stessa, ecco il perchè.
Eppure dall'apparenza il mio corpo in due anni non sembra cambiato affatto. L'anima nemmeno. L'anima non cambia a dispetto della personalità. Quest'ultima si modella, si forgia in base all'esperienza. Ecco, adesso la mia personalità si è modellata, piegata, a quelle che sono le odiose e sempre rifuggite convenzioni sociali. Non posso essere per sempre una ribelle. Ma dentro rimango sempre io, la Me non-convenzionale, la Me mai compresa se non da pochissime anime affini.
E come 2 anni fa scrivevo di voler amare, sentire, vivere a pieno lo scriverei anche adesso.
Peccato che adesso non potrei più scrivere di alzarmi la mattina e sapere che tutto va bene. L'ingenuità e la speranza dei 20 anni ho notato che, non solo in me ma anche in altri, si vanno affievolendo pian piano, e già dopo 2 anni posso dire di rendermi conto che piccolissimi pezzi di anima vanno spargendosi quasi invisibili sul pavimento. Ma alla fine cosa resterà? Ho una paura matta di rimanere senz'anima.
Ma lei si sa autodifendere, è brava. E per quanto io possa graffiarla, cercare di scalfirla e gettarla in pasto ai serpenti lei si saprà sempre divincolare e scappare come una bambina impertinente.
E' inutile far finta di non provare nulla, di cercare di essere insensibili, prima o poi ci si muore per questo e ne ho viste persone farsi morire dentro per questo.
Vorrei tanto avere la forza adesso e il coraggio di prendere quei pezzettini di anima da terra e rimetterli al loro posto; o semmai conservarli per ricordarmi com'ero e come sono.
Da sola, adesso.
E' tempo di Crescere. Ma chissà se mai capirò il vero senso di questa parola. Se la si intende con il sapere tutto, il conoscere come va il mondo, no, quello non riusciremo a farlo mai nessuno di noi.
Non perderò mai la bambina che è in me. Dietro una scorza di cartapesta si cela il viso ingenuo e sbarazzino di chi non perderà mai la freschezza della voglia di buttarsi e mordere la vita in ogni sua sfaccettatura, come una mela succosa.
"Sono anni di merda" mi è stato detto. Ma non la penso esattamente così. Gli anni di merda sono quelli passati, quelli futuri, tutti saranno anni di merda. Questi due anni, e anche quelli prossimi; mi vedranno sempre sbracciare e sgambettare su questo palco insulso di un teatro di periferia, prendere le parti di questo o di quel personaggio quando vorrei solo posare la mia maschera, occhio di bue puntato, e finalmente recitare quello che sono veramente, con tutti i miei errori, le mie paure e le mie manie di grandezza, il mio narcisismo, le mie contraddizioni, la mia personalità al limite del borderline, ma anche la mia pazienza, la sensibilità, il mio sapermi dare completamente, la mia capacità di amare incondizionatamente.
E tutto ciò che ci potrà essere di negativo, tutte le persone che incontrerò sul mio corso mi daranno qualcosa, soddisferanno la mia curiosità e alimenteranno la mia anima. Non rimarrò più a osservare gli altri andarsene. Non me ne andrò più sbattendo le porte. Affronterò ogni situazione, ogni ostacolo e prenderò le sberle del caso. Con lucida risolutezza e razionale emotività.
Ordinata come la musica scritta su un pentagramma ma foriera di mille emozioni.

Ci sono stelle fisse nel mio cielo, ed io come una piccola astronave, attraverso questo Universo, la mia Odissea nello Spazio, e mi scontrerò con asteroidi, satelliti, visioni incantevoli, buchi neri e forse troverò sul mio cammino un'altra piccola astronave come la mia.
O forse c'è già, solo che l'ho persa un po' di vista. Ah, i miei occhiali.

I can't take my eyes off you.

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