Questa è stata la mia prima ricetta... tutta "farina del mio sacco"!
D'estate ne mangerei intere pentole!! Leccatevi i baffi:
Ingredienti per 4 persone:
300 gr Pasta corta tipo farfalline integrale
10 pomodorini pachino
150 gr mozzarella o tofu
olive nere denocciolate
capperi
pangrattato
olio
origano
pepe
basilico
grana grattugiato
Preparazione:
Preparare la pasta al dente, scolare e passare sotto l'acqua fredda per fermarene la cottura. Nel frattempo tagliare i pomodorini in 8, tagliare la mozzarella / tofu a cubetti, aggiungere le olive, 4 cucchiai d'olio, l'origano, sale, capperi e mescolare bene tutto per fare insaporire. Aggiungere il tutto alla pasta e mescolare. Mentre si mescola aggiungere basilico, pepe, grana, pangrattato e altro olio.
Porre in frigo per qualche ora e servire.
Nella pace dei sensi (finalmente?)
Non scriverò su cosa faccio nella vita o quali sono i miei interessi o le mie cose preferite, preferisco che si evinca tutto da ciò che scrivo, anche perchè per quello esistono già i diversi social network e pagine "sociali" varie. Qui mi interessa solo scrivere ciò che mi passa per la testa.
Oggi è stata una giornata bellissima, meravigliosa, indimenticabile.
Ho passato tanti brutti periodi quest'anno, ma finalmente forse sto riuscendo ad essere ripagata di tutto. Un anno universitario intenso ma abbastanza proficuo mi ha gratificata;
il piacere di svegliarmi la mattina con tranquillità e sapere che va tutto bene;
accarezzare il mio gatto e sentire il suo affetto;
uscire il naso fuori di casa e fare due passi e assaporare l'aria che tira in giro;
gettarmi da un' acquascivolo dall'altezza di 20 metri con le persone a cui voglio bene e sentire il vuoto d'aria, la forza di gravità agire indisturbata e completamente inerme abbandonarmi ad essa mentre attorno a me solo il silenzio accarezzato dal veloce fruscio dell'aria e poi piombare dentro l'acqua che sconquassa la pace di quei secondi e sentirmi VIVA e felice;
immergermi nell'acqua di una piscina cristallina e guardare gli intermittenti riflessi della luce del sole sul fondale e sentirmi un tutt'uno con l'acqua intorno a me, mentre in apnea sento il mio cuore battere più forte e le mie membra più leggere, oppure di sera, quando la piscina è illuminata dentro, guardare come le bollicine al mio passaggio danno spettacolo con le loro varie combinazioni di luce, guardare le mie mani e i miei piedi muoversi lentamente e armonicamente per la minore forza di gravità in acqua, chiudere gli occhi e sentire solo il silenzio intorno;
Fare il morto a galla in mare aperto, aprire gli occhi e vedere solo il cielo azzurro e il sole, poi asciugarmi sulla spiaggia e sentire il calore del sole riscaldare la pelle;
stare con persone a cui voglio veramente bene senza fare nulla di particolare, ma sentirmi solo a mio agio;
E voglio amare, odiare, piangere,ridere, ascoltare, scoprire, combattere, abbattermi, cadere, risalire, aver paura; voglio VIVERE, voglio SENTIRE, ancora di più, sempre di più.
Voglio, voglio, non so a volte neppure ciò che voglio veramente, ma questo è il bello.
Voglio pensare e sentire. E il difficile della vita è saper coniugare entrambe le cose. Saper pensare con la ragione e sentire con le emozioni. Impossibile coniugare le due cose perfettamente per essere umani. Ma questo è il bello.
Siamo su questo pianeta che neanche ci curiamo di guardare con attenzione, soggiogati da noi stessi, ingabbiati nelle nostre case, nei nostri loculi cimiteriali anche se non siamo ancora morti, a pensare a come farci sempre più del male e a masturbarci masochisticamente il cervello non pensando invece a soddisfare veramente ciò di cui abbiamo bisogno realmente, oscurati da religioni e costruzioni mentali obsolete, uccisi da potenti che hanno la prepotenza di considerarsi nostri rappresentanti e che giocano con le nostre vite una partita a Risiko.
E ancora non abbiamo capito che il vero segreto per ritornare a vivere è liberarsi, liberarsi veramente e cominciare a pensare solo quando la vita lo richiede, ascoltare gli altri e ascoltarsi un po' più spesso.
Pensare un po' di meno, SENTIRE un po' di più.
Oggi è stata una giornata bellissima, meravigliosa, indimenticabile.
Ho passato tanti brutti periodi quest'anno, ma finalmente forse sto riuscendo ad essere ripagata di tutto. Un anno universitario intenso ma abbastanza proficuo mi ha gratificata;
il piacere di svegliarmi la mattina con tranquillità e sapere che va tutto bene;
accarezzare il mio gatto e sentire il suo affetto;
uscire il naso fuori di casa e fare due passi e assaporare l'aria che tira in giro;
gettarmi da un' acquascivolo dall'altezza di 20 metri con le persone a cui voglio bene e sentire il vuoto d'aria, la forza di gravità agire indisturbata e completamente inerme abbandonarmi ad essa mentre attorno a me solo il silenzio accarezzato dal veloce fruscio dell'aria e poi piombare dentro l'acqua che sconquassa la pace di quei secondi e sentirmi VIVA e felice;
immergermi nell'acqua di una piscina cristallina e guardare gli intermittenti riflessi della luce del sole sul fondale e sentirmi un tutt'uno con l'acqua intorno a me, mentre in apnea sento il mio cuore battere più forte e le mie membra più leggere, oppure di sera, quando la piscina è illuminata dentro, guardare come le bollicine al mio passaggio danno spettacolo con le loro varie combinazioni di luce, guardare le mie mani e i miei piedi muoversi lentamente e armonicamente per la minore forza di gravità in acqua, chiudere gli occhi e sentire solo il silenzio intorno;
Fare il morto a galla in mare aperto, aprire gli occhi e vedere solo il cielo azzurro e il sole, poi asciugarmi sulla spiaggia e sentire il calore del sole riscaldare la pelle;
stare con persone a cui voglio veramente bene senza fare nulla di particolare, ma sentirmi solo a mio agio;
E voglio amare, odiare, piangere,ridere, ascoltare, scoprire, combattere, abbattermi, cadere, risalire, aver paura; voglio VIVERE, voglio SENTIRE, ancora di più, sempre di più.
Voglio, voglio, non so a volte neppure ciò che voglio veramente, ma questo è il bello.
Voglio pensare e sentire. E il difficile della vita è saper coniugare entrambe le cose. Saper pensare con la ragione e sentire con le emozioni. Impossibile coniugare le due cose perfettamente per essere umani. Ma questo è il bello.
Siamo su questo pianeta che neanche ci curiamo di guardare con attenzione, soggiogati da noi stessi, ingabbiati nelle nostre case, nei nostri loculi cimiteriali anche se non siamo ancora morti, a pensare a come farci sempre più del male e a masturbarci masochisticamente il cervello non pensando invece a soddisfare veramente ciò di cui abbiamo bisogno realmente, oscurati da religioni e costruzioni mentali obsolete, uccisi da potenti che hanno la prepotenza di considerarsi nostri rappresentanti e che giocano con le nostre vite una partita a Risiko.
E ancora non abbiamo capito che il vero segreto per ritornare a vivere è liberarsi, liberarsi veramente e cominciare a pensare solo quando la vita lo richiede, ascoltare gli altri e ascoltarsi un po' più spesso.
Pensare un po' di meno, SENTIRE un po' di più.